lunedì 28 febbraio 2022

Torta paesana con panettone

AGGIORNAMENTO
Quel vulcano di Anna, la mia amica vet che per scaricare la tensione cucina nelle ore più impensate, mi ha appena raccontato di come ha sostituito il pane mancante, una sera che si era messa in mente di preparare la torta paesana. Aveva un panettone aperto e quello ha usato, eliminando dalla ricetta lo zucchero, parte degli amaretti e l'uvetta.
Ovviamente anche io ho avanzato un po' del panettone di San Biagio, e subito spunta un'altra idea riciclosa per questo dolce.
Apporterò le mie solite varianti, ovvero aggiungerò un po' di rum e di Cointreau per tirare su il sapore e perchè l'ho preparato per tutti adulti, e scorza di arancia grattugiata che col panettone ci sta bene.
Pinoli e qualche amaretto non mancano come pure il cacao.
Vi suggerisco di lasciare il panettone un po' di tempo all'aria prima di fare il dolce, così perderà parte della sua umidità.

Nota a margine, oggi è la giornata che celebra la festa del gatto, come blog gattaro non posso non fare gli auguri alle mie pelosine e a tutti coloro che hanno e amano i gatti, ma pure tutti gli altri animali che ci fanno compagnia.

Dosi per 8/10

-ricetta-
300 g panettone
70 g amaretti
1 panino secco
2 uova
1 l di latte
60 g cacao amaro
30 ml rum
20 ml Cointreau
50 g pinoli
la scorza grattugiata di un'arancia
sale
burro per lo stampo
Taglio panettone e panino a dadini e li metto a bagno nel latte per circa 2 ore.
Poi li frullo con il minipimer, aggiungo le due uova, il sale, il cacao, la scorza dell'arancia e gli amaretti sbriciolati.
Diluisco con i liquori e mescolo bene amalgamando gli ingredienti.
Verso il composto in una teglia ben imburrata e spargo sulla superficie i pinoli.
Metto a cuocere in forno già caldo a 160° per circa un'ora o poco più. La superficie si creperà un po' e tutta la torta deve risultare ben cotta.
Aspetto che intiepidisca un po' poi la sformo e la trasferisco sul piatto da dolci.

AGGIORNAMENTO del 28/2/2022 dopo il commento di Maria. L'ho rifatta, mettendo solo 50 g di cacao perché non ne avevo altro e 100 g di amaretti (per non lasciarne di aperti che mi dovevo assentare due settimane). La cottura, confermo, è durata pochi minuti di più di 1 ora. Ho diviso l'impasto in due stampi. Forse a lei non cuoceva più perché ha usato uno stampo troppo piccolo ed è rimasta alta... non saprei. Il sapore era perfetto, non dolcissimo è vero, ma l'ho ben scritto. È questione di gusti e il panettone è già molto dolce di suo, per me. I forni sono uno diverso dall'altro e non sempre il termostato è veritiero. Il mio sfalza di 30°, non per questo butto il forno. Ho solo preso un termometro aggiuntivo e mi baso su quello. Saluti!






4 commenti:

Lucia ha detto...

Bello, Jo! Come Jo di "Piccole donne", la mia prima (ed unica) eroina! Ma ti chiami proprio così? Comunque il tuo blog è simpatico, le ricette sono invitanti e quindi ho deciso di seguirti. A presto, Jo!!! ;-)

Jo ha detto...

Ciao Lucia, grazie per l'apprezzamento.
Non mi chiamo Jo purtroppo, almeno non anagraficamente, sebbene sia l'unico nome che io possa concepire per me. L'altro è meglio tacerlo...
Anche tu hai un blog, immagino, ci passo appena posso, prometto!
:)
Jo

Maria ha detto...

Ricetta errata in tutto, non nego che mentre la facevo qualche dubbio mi era balenare ma ho voluto credere che se si scrive una ricetta su un blog lo si fa dopo averla fatta almeno una volta. Cottura di 2,5 ore,solo xchè ad un certo punto ho deciso di accendere il ventilato e alzare a 200 la temperatura. Il risultato è quello di un sapore sgradevole,tanto da doverla buttare, che rabbia☹forse bisognava aggiungere almeno un pochino di zucchero dato che il cacao è amaro. Mi dispiace ma x me è da bocciare.

Jo ha detto...

In tutta sincerità non ricordo il sapore di questo dolce, è passato molto tempo. Però! Maria, posso assicurarti che non scrivo ricette a caso… non copio e incollo nulla. Tutto quello che scrivo è perché l’ho realizzato, altrimenti che senso avrebbe?? Quindi non so cosa risponderti. Se faceva schifo non avrei pubblicato la ricetta. Prossimamente mi riprometto di rifarla e ti farò sapere. All’epoca avevo un forno elettrico e di sicuro l’ho usato ventilato. Poi ogni forno è diverso, lo ripeto spesso nelle mie ricette, quindi i miei 160 potrebbero essere diversi in un altro. Quello che ho adesso, per dire… scalda molto meno di quello che c’è impostato. Di più non so cosa dire.

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