domenica 12 luglio 2015

Torta con pesche e amaretti

Allora... qui la frutta è inside, gli amaretti sbriciolati fanno parte dell'impasto, il tutto è di facile costruzione. Parola mia.
Trovata, e piaciuta, nel sito on line di Sale e Pepe, mi è venuta voglia di provarla e di portarla in omaggio ad amici che gentilmente ci hanno invitato per un pranzo domenicale, per una volta tanto non sulla nostra terrazza ma in un ampio giardino. Tanto con queste temperature la terrazza possiamo prenderla in considerazione, eventualmente spirasse una leggera brezza, solamente la sera.
Dicevo: facile, saporita, priva di grassi (a parte quelli delle uova). Interessante per davvero.
Mio marito per bagnare le pesche ha scovato in cantina un vino della Loira molto particolare, un Vouvray moelleux di Domaine Huet, il Clos du Bourg Première trie del 2005, lavorato in biodinamica nell'omonimo paese, con uve Chenin. Note di fiori appassiti, frutta esotica e matura, finale speziato al pepe e ottima acidità nonostante il supporto zuccherino non indifferente. Siccome ne ho usato solo 200 ml, il resto, ça va sans dire, lo abbiamo consumato assieme al dolce.
Felice domenica!
Dosi per 6/8
-ricetta-
1 kg di pesche
100 g amaretti
100 g farina
100 g zucchero
100 g mandorle
3 uova
1 bustina di lievito
sale
vino dolce q.b.
Sbuccio, operazione inutile se sono nettarine, e riduco a spicchietti le pesche, le bagno con massimo 200 ml di vino e le lascio riposare per 20'.
Nel mentre preparo l'impasto per la torta. Divido tuorli da albumi, monto a spuma i primi assieme allo zucchero, e a neve gli albumi.
Mescolo al composto di uova e zucchero la farina con tre quarti delle mandorle macinate, aggiungo gli amaretti tritati finemente, il lievito e un pizzico di sale.
Quindi incorporo delicatamente gli albumi a neve e le pesche, con parte del succo di marinatura.
Verso tutto in uno stampo da 22 cm foderato di cartaforno, spolvero con le restanti mandorle ridotte a filetti e metto a cuocere nel forno già caldo a 180° per circa 45'.
Sformo il dolce su una gratella, lo faccio raffreddare e poi elimino la cartaforno trasferendolo nel piatto da portata. Una spolverata di zucchero a velo solo prima di servire.

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