domenica 8 gennaio 2012

Alette di pollo marinate e cotte al forno

Ve lo dico subito, questo è un secondo piatto dal costo pazzesco! Al contrario però!
Diciamo che, sommando gli ingredienti, costa più la marinatura della carne.
Taglio 's'pregiatissimo del volatile più usato al mondo, adoro le ali di pollo forse perchè in famiglia a me e mamma quelle rimanevano da mangiare dopo che papà e fratello si erano scelti cosce e sovracosce, il petto, che non piaceva a nessuno, finiva in polpette.
L'altra sera avevo la tv accesa in sottofondo aspettando l'inizio di un film, e pertanto mi sono soffermata sul Gambero Channel, dove quel mattacchione di Jamie Oliver (un inglese che sa cucinare, OMG! [scherzo, ovviamente!] ) stava preparando queste alette alla sua maniera, ossia quella del 'non ci vuole nulla, basta aggiungere questo e quello e via'!
Comunque ho atteso che terminasse la ricetta e il tutto mi ha talmente convinto da invogliarmi a replicarla anche se, accidenti a me, non ho scritto i vari passaggi, per cui oggi ho recitato a soggetto.
Ricordo che mi era sembrato che lui facesse un pot pourri di tutto quanto aveva in cucina.
Comunque sia, oggi, stando alla teglia vuota, mi devono essere riuscite piuttosto bene.
Ovviamente il gusto è vagamente british, speziato e aromatico, ma la resa non è da buttare.
Dicevo, costi economicissimi che di questi tempi buttali via, carne edibile di alto valore nutritivo, sapori decisi che stuzzicano l'appetito e invogliano al secondo boccone.
Se poi le alette le acquistate dagli ormai introvabili pollivendoli meglio ancora, altrimenti accontentiamoci di quelle esposte nei banchi del supermercato, vorrà dire che elimineremo un po' più di pelle grassa.

-ricetta-
2 alette per persona
miele, aceto balsamico
prezzemolo, timo
cipollotto, aglio, mezzo limone spremuto
salsa di soia, olio evo, sale, pepe, paprika forte, tabasco

per la cottura
4 grosse patate e pomodorini

Spunto le alette, le lavo bene, le tampono con carta da cucina e le metto in un contenitore capiente, le spolvero con sale, pepe, il cipollotto affettato,  il prezzemolo e il timo tritati.
Schiaccio 2 spicchi di aglio in camicia e li aggiungo alla marinata.
Preparo un'emulsione con 2 cucchiai di aceto balsamico (o di melagrana), 2 cucchiai di miele d'acacia, 2 di olio evo, 1 cucchiaio di salsa di soia scura, mezzo cucchiaino di paprika e 2 gocce di tabasco, più il succo di limone.
Verso il tutto sulla carne, mescolo bene e pongo a marinare in luogo fresco per una notte o almeno per 6 ore.
Quindi prendo una teglia da forno, sgocciolo le alette e insieme a loro metto le patate a tocchetti, unte di olio, e un grappolo di pomodorini.
Inforno a 180° per 20', poi rigiro le parti del pollo e aggiungo un po' della marinata.
Abbasso la temperatura del forno a 160° e proseguo la cottura per oltre un'ora, sino a che le alette si coloriranno a dovere quasi caramellandosi, e si sprigionerà un dolce profumo.
Le servo caldissime con le verdure arrostite.
( e se le ha gradite mio marito che detesta mangiare il pollo con le dita... ho detto tutto)
Posso consigliare come abbinamento il Merlot riserva di Gigante del 2007, un vino elegante, giustamente tannico ma con una punta morbida, dai profumi di frutti di bosco maturi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

credo siano buonissime...le provo stasera, io però ho fatto la marinata con: salsa worchester, paprika, aceto di mele, sale e pepe e zucchero. faro' la cottura come hai scritto te....con patate e pomodorini.

Jo ha detto...

ciao 'Anonimo', magari ci conosciamo?
la marinata credo vada bene comunque, il segreto è lasciarci il pollo abbastanza a lungo perchè la carne si intrida bene.
Buona cucina!
:))

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