domenica 5 aprile 2020

Gin & Indian Tonic

Buona domenica delle Palme.
Faccio pochi dolci in questo periodo, non sono proprio nel giusto mood. Se ne preparo qualcuno finisce che se lo mangia tutto da solo mio marito, ed è meglio di no. Mi manca la motivazione, senza condivisione non mi diverto.
Un aperitivo invece, anche da sola, di questi tempi ci sta a meraviglia.
Soprattutto se gustato in terrazza, in una bella giornata di sole, e si ha in casa una scorta di tonic water di diversi tipi.
Quella che ho usato non è della prestigiosa marca Fever Tree, ma ci si accontenta e si fa con quel che c'è, adesso. Si chiama indian per ricordare la soda che conteneva un po' di chinino ai tempi della colonizzazione inglese dell'India, usata per diluire il gin in bevande rinfrescanti dalla febbre malarica.
In quella attuale non ce n'è traccia.
Per un buon gin&tonic è importante la scelta di tonica e gin, che non devono essere scadenti e mai banali.
Questo long drink fu inventato, come vi ho accennato prima, dagli ufficiali inglesi di stanza in India che diluivano il gin con acqua alla china e ghiaccio, per alleviare la febbre da malaria, e divenne di gran moda alla fine del 1800.
Tanto ghiaccio, più se ne mette meno si diluisce, meglio se a cubetti pieni e cristallini (da tempo uso solo le bustine per il ghiaccio da cocktail perché servono da barriera agli odori, che il ghiaccio in vaschetta potrebbe assorbire nel freezer).
Come bicchiere ho scelto il Copa de Balon, uguale a quello in cui amano servire questo long drink gli spagnoli, grandi produttori di gin e di conseguenza consumatori di gin&tonic. Una coppa ampia (simile a un ballon da Cabernet) che aiuta a sprigionare gli aromi del gin e del lime.
Me lo sono offerto giovedì scorso, servito in terrazza, con una fettina di lime -l'olio del quale avevo in parte vaporizzato nel bicchiere-. Ero in collegamento telefonico col consorte, il mio bartender personale, a Milano per lavoro e assolutamente refrattario all'uso di Skype, promettendogli che il giorno dopo lo avrei accolto con altrettanto calore al suo rientro.
Prosit amici miei. La clausura si contrasta anche così. Regalandosi piccoli piaceri.
Le dosi? Leggete sotto e memorizzatele, non è difficile!

-ricetta-
poco più di 2 parti di tonica stile Indian (120 ml)
1 parte di Gin Bombay Sapphire (50 ml)
1 fettina di limone
ghiaccio abbondante

Metto prima il ghiaccio nel ballon, poi verso il gin e per ultima la tonica. Spremo un po' della buccia del limone -in gergo si dice twist- e servo.
Questa è la proporzione che usa di solito il consorte. Poi ci sono diluizioni maggiori (3 a 1), ma a noi non piace.
Un ultimo suggerimento: tenete in frigorifero l'acqua tonica e anche la bottiglia del gin.

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