giovedì 11 giugno 2020

Agnello spezzato alle foglie di limone

Ho avuto modo di comprare i limoni della costiera amalfitana, che sono di qualità e livello assoluto.
Nella confezione di 4 pezzi, non così cari come ho letto nei mesi scorsi, dappertutto c'erano lamentele sull'esagerato costo di questi frutti. Può essere che, dal momento che per ragioni di cucina acquisto solo e sempre frutti a buccia edibile, io sia abituata a pagarli di più.
In ogni caso a questi erano attaccate delle bellissime e lucide foglie, che non vanno buttate ma usate per l'appunto in cottura di carni tipo l'agnello, come fanno in Grecia.
Per il resto ho portato a cottura la carne con brodo di zucchine -ne avevo scottate alcune per usarle come contorno- e così ho recuperato il loro leggero brodo.
Un  po' del mio sale della strega e le foglie di limone hanno profumato il piatto.
Facile e semplice, se amate la carne ovina è un buon sistema alternativo alle scottadito, soprattutto perché io avevo due tranci dalla coscia e un po' di pancia e collo. I tagli tipici da spezzato.
È un tipo di carne che amo particolarmente perché era uno dei piatti preferiti di mio papà, che mia mamma cucinava divinamente bene.
Ma se non amate questa carne... passate oltre e/o usate il coniglio. Non vi gusta neanche quello?
E vabbè, mio papà mi ha insegnato a mangiare di tutto anche se ero parecchio riluttante da piccina.
Adesso poi, con i miei problemi di salute, la mia alimentazione è orientata per forza verso una dieta più proteica e povera di fibre e devo cambiare sapori, ogni tanto.
Dosi per 2

-ricetta-
400 g agnello spezzato, misto
2 cipollotti
3 foglie di limone
olio evo
vino bianco
brodo vegetale
sale della strega

Elimino le parti callose e grasse dall'agnello, se ci sono pezzi di coscia/spalla cerco di eliminare anche i frammenti di osso, che ce ne sono... visto che tagliando con la mazzetta si frantumano in piccole schegge.
Scaldo un velo d'olio in un tegame, ci rosolo i cipollotti puliti e ridotti a tocchetti, e poi metto l'agnello. Lo faccio dorare da tutti i lati poi lo sfumo col vino, che deve evaporare bene.
Salo, aggiungo le foglie di limone e bagno con mestolini di brodo vegetale caldo, li verso man mano che asciugano e intanto giro i pezzi di carne.
Porto a cottura su fiamma bassa. Non era un agnello da latte -non lo cucino mai perché a mio marito non piace- quindi ci è voluta un'ora buona.
Servo ben caldo, con un purè di patate o di sedano rapa.

3 commenti:

GufettaSiciliana ha detto...

Spesso uso le foglie di limone col pesce; ottima idea!

Jo ha detto...

Tu però giochi in casa, mia cara Gufetta. Qui invece se non hai una pianta in giardino sono difficili da trovare.
Ciao!

Badass Catholic ha detto...

Thanks greaat blog

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