domenica 16 luglio 2017

Le triple G

Oggi saliamo di gradazione... come se ce ne fosse bisogno, col caldo!
Per una volta metto da parte i grassi e gli zuccheri raffinati e lascio il posto ai gradi alcolici e agli zuccheri che si portano appresso. A un grammo di alcol corrisponde un grammo di glucidi.
Lo sappiamo bene, ma una volta ogni tanto...
Questo è un nuovo cocktail a base di gin che il consorte ha inventato per me.
Chiamato Triple G perché nella sua composizione ci sono tre differenti tipi di questo distillato, che sta tornando di gran voga dopo anni di oblio. Considerato un tempo un liquore da 'ubriaconi', con la nuova tendenza tra i giovani ad apprezzare i superalcolici sta riguadagnando terreno.
Distillato da molteplici erbe aromatiche, sta vivendo un momento di gran moda e io, che l'ho sempre apprezzato, ne acquisto molti e tutti diversi.
Ma veniamo alla ricetta. Non occorre shakerare, basta un bicchiere grande tipo Boston.
Ovviamente mentre lui veste i panni del barman io mi dedico alla preparazione di qualche stuzzichino di accompagnamento.

-ricetta-
20 ml gin Ten
20 ml gin Mare
20 ml gin Botanist
15 ml Martini Dry
1 spruzzo di orange bitter o Angostura
Mio marito mentre prepara i bicchieri, le classiche coppe da Martini, passa sul bordo un pezzetto di  scorza di arancia o lime, perché rilasci parte degli oli aromatici. E le ghiaccia bene lasciandoci alcuni cubetti di ghiaccio all'interno.
Mette nel mixer 7/8 cubetti di ghiaccio e poi tutti i distillati. Agita molto bene per raffreddare, poi versa nelle coppe dalle quali ha eliminato il ghiaccio, filtrando con lo strainer.


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