mercoledì 12 dicembre 2018

Tartine con sgombri e cipolle marinate

Non serve spendere un botto per preparare dei gustosi canapè.
A proposito di canapé e tartine, mi ricordo di un'esperienza curiosa di tanti anni fa, troppi.
Sposati da poco, ci dovevamo recare da amici per un brindisi pre-natalizio. Abituata a frequentare una nota gastronomia milanese, dato che ero solita accompagnare mio padre nei suoi acquisti mangerecci, entrai nel famoso tempio a due passi dal Duomo e scelsi otto tartine/canapé. Arrivato il mio turno alla cassa mi venne un colpo. Un costo esorbitante per le nostre scarse finanze dell'epoca! pari a un quinto dello stipendio. Tengo a precisare che non avevano caviale o chissà che di pregiatissimo. Beh, fortuna che avevo il bancomat, sistema di pagamento ancora in fasce in quegli anni. Pagai, a malincuore, con quello, e uscii piuttosto demoralizzata, col mio pacchettino col fiocco.
Questo per dire... che poi sono diventata esperta nel confezionare tartine. E ci vuole davvero poco, condito da tanta passione e fantasia.
Si sta approssimando il periodo di brindisi e aperitivi degli auguri più intenso dell'anno. Qualche suggerimento in più è sempre ben accetto, con buona pace delle gastronomie che comunque hanno sempre la loro bella fila di clienti pigri.
Basta del pane a cassetta, un po' di salsa e filetti di sgombro all'olio.
La cipolla marinata all'aceto di frutti rossi vi ho più volte spiegato come farla ma lo ripeterò una volta di più.
Si affetta sottilmente una cipolla, rossa di Tropea se ne avete, oppure altre di buona qualità (una rosata di Montoro, per esempio).
Si mettono gli anelli in infusione in aceto di lamponi, di sherry o di melagrana.
Dopo almeno un'ora sono pronte. Leggere, digeribili e di un bel colore rosso violaceo.
Chaiaramente i miei sono sgombri pescati a lenza dal consorte. Ma ce ne sono in commercio di ottimi, prodotti da alcune aziende specializzate in conserve ittiche.
Quanto alla salsa che arricchisce e rende succosa la tartina, optate a piacere per una panna acida aromatizzata da rafano, maionese leggera e/o senape, formaggio spalmabile ed erba cipollina.
Quello che più vi piace. L'importante è sperimentare. Non ci sono grandi conflitti, a volte è solo questione di gusto personale o di abbinamento con la bollicina di turno.
L'importante è comporre qualcosa di gradevole al palato e alla vista.
Anche sottili fettine di avocado condito con citronette o limette e sale, andrebbero benissimo.
Osate!

-ricetta-
fettine di pane per tramezzini senza crosta
salsa (panna acida, senape e maionese)
filetti di sgombro sott'olio
1 cipolla di Tropea
aceto di frutti rossi

Affetto molto sottile, usando la mandolina di ceramica, la cipolla. La metto in una ciotolina con aceto di lamponi o di altri frutti rossi.
Deve esserne ricoperta. La lascio in infusione per almeno 60'.
Intanto spezzetto i filetti di sgombro, scolandoli dall'olio di conserva.
Preparo la salsa, mescolando la panna acida con poca paionese e un cucchiaino di senape oppure del formaggio spalmabile.
Dalle fette di pane riocavo dei dischi di circa 8 cm di diametro. Non devono essere piccoli perché ne servo uno a testa.
Li faccio tostare da entrambi i lati in una padella antiaderente.
Quindi ne spalmo un lato con la salsa, ma potrei mettere anche sottili fettine di avocado marinato in sale e succo di lime, sopra dispongo un po' di pesce sfaldato e qualche mezzo anello di cipolla scolata dalla marinata.
È tutto. Le tartine sono pronte.
Non mi resta che stappare le bollicine e portare in tavola.



2 commenti:

GufettaSiciliana ha detto...

Bel mix!

Jo ha detto...

Grazie! capirai che con tutto il pesce che pesca mio marito, qualcosa di nuovo mi tocca sempre inventarlo.
Ciao!!

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