mercoledì 5 agosto 2020

Tarte soleil al pesto



Cominciamo il mese di agosto con una bella torta salata che ho confezionato per uno dei tanti festeggiamenti per il compleanno del consorte.
Con la scusa di invitare pochi amici alla volta, distanziamento permettendo non potevamo proporre tavolate immense... gli inviti si sono moltiplicati a dismisura. Contenta io di poter finalmente tornare a fare quello che più amo: cucinare per i miei ospiti. Che cambiavano di volta in volta.
I nostri amici vet, e loro figlio, sono capitati nella fatidica data giusta. In una cena per pochissimi dovevo presentare qualcosa di particolare.
Una bella e raggiante torta salata in forma di sole. Quanti tutorial si vedono in giro che sembrano impossibili. Bene, ve lo posso garantire. Nulla di difficile, occorre solo attenzione e tempo per arrotolare i piccoli spicchi in spirali regolari e precise.
Lo so... qualcuno dirà che io sono maniacale. In parte avete ragione: non do troppa importanza alla cura della casa ma in cucina sono pignola. O, per essere precisa: puntigliosa. Se devo fare qualcosa lo faccio bene, cerco di rifinirlo al meglio.
Ci vuole manualità, questo ve lo concedo, ma mi viene naturale. Mamma era un'artigiana della pelle e mi ha trasmesso la stessa cura per i particolari sino da quando avevo solo 6 anni e lei lavorava pellami pregiati come coccodrillo e lucertola per farne borse spettacolari. Non arricciate il naso... erano gli anni 60 e lo chic di allora, il must, erano le borse di rettili. Giustamente bandite adesso. Ma la mia famiglia si manteneva anche con quel lavoro ultra-artigianale.
Io la guardavo trattare quei pezzi di pregiato pellame con guanti di cotone. Lavorava precisa e attenta. La mia cura per dettagli e minuzie l'ho decisamente assorbita allora.
E la applico in cucina con la stessa cura che dedicavo al mio hobby precedente il blog, ovvero il cartonnage. Eseguivo lavoretti e oggetti con precisione maniacale, grazie al mio allenamento con taglierine e collanti.
In cucina maneggio i coltelli senza paura e senza danni. Il resto della manualità la esplicito nei particolari e nei movimenti ripetuti che mi vengono naturali. In ogni caso vi assicuro che con poca attenzione riuscirete anche voi a fare questo sole meraviglioso seguendo le mie indicazioni.
Ho usato una salsa tonnata (che mi era avanzata, tanto per cambiare) mescolata con pesto di capperi, ma va bene un pesto qualsiasi di vostro gusto.
Dosi per 6

-ricetta-
2 rotoli di pasta sfoglia rotonda
100 g pesto
3 formaggini tipo babybel
1 uovo
Stendo una sfoglia sul piano di lavoro, al centro metto i tre formaggini e tutto intorno spalmo il pesto in uno strato non troppo sottile. Lascio il bordo pulito per sigillare le due sfoglie sovrapposte.
Bagno il bordo con un filo d'acqua e sovrappongo la seconda sfoglia.
Sigillo prima il centro appoggiando una ciotolina in misura e premendo per dare la forma, poi premo bene il bordo.
Inizio a incidere con la rotella tagliapizza formando una raggiera fitta.
Vi consiglio di cominciare a dividere in quadranti e successivamente dividere questi in altrettanti, sino a ottenere 32 raggi, se ci riuscite.
Con un po' di pazienza arrotolo uno alla volta gli spicchietti, devo formare dei torchon aggraziati perché molto del bello di questa torta salata sta nella presentazione finale.
Spennello tutto con un uovo emulsionato con un cucchiaino di acqua e cospargo il centro del fiore con sale al pomodoro.
Metto a cuocere in forno caldo a 190° per circa 30'. Sorveglio comunque la cottura e quando il sole è dorato lo sforno, trasferendolo su una gratella a perdere umidità.
Lo porto in tavola accompagnato con una fresca salsa di pomodoro dove intingere i torchon che ognuno staccherà.


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