giovedì 28 novembre 2013

Nodini di maiale affumicati in cotoletta, con crauti alle mele e semi di cumino

Gita con brividi ieri, in ogni senso. Giornata serena e soleggiata con temperature sottozero, funestata da un'importante guasto all'auto degli amici, non auguro a nessuno che gli si rompa la turbina del motore mentre l'auto è in corsa sulla tangenziale gremita di altre auto. A parte il rumore assordante, come se si fosse innestato un razzo nel motore, una forte e violenta accelerata senza modo nè di rallentare la corsa nè di fermarsi. E quando ci siamo riusciti un fumo così denso da non vedersi le mani davanti alla faccia, non si capiva se il retro dell'auto fosse anche avvolto dalle fiamme, il timore di essere investiti dalle auto che sopraggiungevano, improvvisamente accecate a loro volta dal denso fumo. E l'attesa spasmodica, nel gelo mattutino, del carro attrezzi sulla corsia di emergenza, sbatacchiati dal flusso d'aria delle macchine che ci sfrecciavano accanto. A quanto ci han detto capita più frequentemente di quel che pensiamo, in ogni caso preferirei non ripetere una simile esperienza. Poteva andar peggio, ci siamo detti, poteva piovere! Tutto ciò non ci ha distratto dalla meta, Castell'Arquato, raggiunta con due ore abbondanti di ritardo sulla tabellina di marcia, dopo che abbiamo recuperato un'altra auto. Ci siamo premiati e consolati prima pranzando con deliziosi salumi locali e un fumante piatto di pisarei e fasò!
Tanto che mi è venuta voglia di cucinarli al più presto, seguendo la ricetta che pubblicai tempo fa, vi interessa? la trovate QUI . Poi nel pomeriggio, benchè satolli, visita in cantina nella giovane azienda di un amico. I piccoli e giovani produttori vanno sostenuti e Andrea Ferri è un ragazzo coraggioso che si è convertito all'enologia e produce vini tipici, semplici ma con carattere, nel rispetto di un'agricoltura consapevole. La sua azienda, La Bertuzza, si trova in frazione Sant'Antonio di Castell'Arquato.

Adesso però parlo di carne, non lo faccio spesso. Questa volta non con la solita ricetta.
Dallo strafamoso macellaio in Val Badia, il mitico Walter Pizzinini, acquisto abitualmente nodini, o costolette, di carrè affumicato che cucino nelle zuppe d'orzo, oppure lessati/stufati e serviti con crauti.
Oggi ho voluto interpretarli diversamente, mi son detta che dopotutto la carne è già un po' prelessata avendo subito l'affumicatura, quindi ho azzardato l'esperimento di impanare i nodini e friggerli, i salutisti estremi possono adagiarli su una placca e cuocerli in forno, ci vorrà un po' più di tempo ma, per l'agognata versione light, si può accettare.
Mi sono domandata che differenza potesse esserci a friggerli in cotoletta ma, solo dopo averci provato, potrò darmi una risposta.
Intanto che la carne riposava immersa nell'uovo, prima dell'impanatura, ho cucinato un barattolo di crauti, insaporendoli con semi di cumino e addolcendoli con una mela a pezzetti, come mi aveva insegnato a suo tempo la cuoca Erika, presso la quale avevo seguito alcuni corsi di cucina ladina.
Quello di ripassare i crauti in padella, in un leggero soffritto di cipolla e con l'aggiunta di una mela, è un validissimo escamotage per renderli meno aggressivi al palato. Per chi non li ama nature, ovviamente.
Purtroppo il mio stomaco non regge molto l'aceto e l'aspro, quindi mi adeguo facilmente agli espedienti che, pur non appiattendoli del tutto, li rendono meno aggressivi.
Dosi per 4

-ricetta-
4 nodini/braciole maiale affumicati
1 scatola da 400 g di crauti
1 mela golden
1 cipolla piccola
2 uova
pane grattugiato
semi di cumino
olio evo
olio di arachidi, per friggere i nodini
pepe nero
Trito la cipolla pulita e la metto a sudare in una padella capiente assieme a un velo d'olio evo, quando è appassita metto la mela sbucciata e ridotta a pezzetti, la lascio rosolare per 5', aggiungo i crauti scolati e sciacquati, bagno con 200 ml di acqua bollente e lascio su fiamma media, mescolando ogni tanto, finchè tutto il liquido non è evaporato. Solo allora aggiungo un cucchiaino di semi di cumino e una macinata di pepe.
Intanto che i crauti si insaporiscono, pulisco i nodini delle parti più dure della cotenna, se c'è, poi li metto a bagno nell'uovo sbattuto, lasciandoli immersi per 10'.
Quindi li passo nel pane grattugiato impanandoli bene.
Scaldo abbondante olio di semi in una padella, quando raggiunge la giusta temperatura immergo i nodini impanati e gli faccio fare una bella crosticina da entrambi i lati prima di estrarli e metterli a scolare su carta da cucina.
Verso nei piatti un po' di crauti e completo col nodino.
Il piatto richiede un vino rosso, rimarrei nella regione scegliendo un Blauburgunder, ovvero il Pinot Nero di Gumphof, del 2010. Ha una lievissima nota di fumo, oltre che il fruttato tipico, che si sposa perfettamente con l'affumicatura della carne.
Marcus Prackwieser produce vini seducenti, interessanti ed estremanente gradevoli. Non ne fa una grande produzione ma, se vi capitano per le mani, potete acquistare a colpo sicuro tutte le sue bottiglie.

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