sabato 9 novembre 2013

Risotto con midollo

Buon sabato! meglio ripeterlo tante volte oggi, vista la giornata uggiosa. Ma com'è che le giornate di sereno non durano più di 48 ore? persino il pesce dura di più prima di guastarsi. Autunno da dimenticare questo, possiamo solo ringraziare le temperature miti che ci faranno risparmiare sulla bolletta del gas.
Ahi ahi com'è dura aggiornare queste pagine. Intendo la difficoltà di trovare sempre qualcosa da dire perchè le idee sulle ricette non mi mancano, recito talmente tante volte a soggetto che dovrei sempre avere la macchina fotografica a disposizione. Naturalmente lei alberga abitualmente in cucina, in mezzo a quel casino galattico che già la ingombra, anzi, mi meraviglio di come non sia ancora caduta per terra o dentro il lavello, ma spesso nei momenti topici, è scarica.
Sapete qual è il problema? che le idee sui post mi vengono in mente quando mi sveglio la notte (col sonno molto leggero e la vescica debole la cosa mi capita mediamente due volte), mentre provo a riaddormentarmi penso a ricette che potrei realizzare e agli annessi e connessi, aneddoti e ricordi che me le richiamano. Dovrei prendere nota all'istante, magari sull'iPad, delle idee che mi vengono, invece mi fido della mia memoria, che inizia a perdere qualche colpetto, e la mattina le belle costruzioni verbali che ho composto sono solo vaghi ricordi. Forse dovrei usare Siri e dettare. Chissà cosa ne penserebbero le gatte o mio marito, sentendomi...
Ecco qua, queste righe che ho appena scritto sopra sono il tipico esempio di ''ispirazione del momento''.
Ho iniziato il post senza uno straccio di idea e ho scritto mezza pagina. La ricetta però è molto succulenta, non amo in modo particolare andare a scavare nell'osso a caccia di midollo, ma il sapore che disperde nel sugo, quello sì mi piace. Il vero risotto alla milanese non può non avere del midollo in cottura, oltre allo zafferano. Ma questo non è alla milanese, caso mai alla ossobuchese.
Giorni fa ho cotto dei meravigliosi ossibuchi, accompagnandoli a un riso brown americano, una varietà che mi ha regalato un'amica di ritorno da un viaggio negli States.
Erano così buoni e invitanti che li ho serviti senza fotografare il piatto finale, stupida me!
Non li avevo completati con la classica gremolata di buccia di limone e prezzemolo, perciò il loro fondo di cottura era morbido e dolciastro, infarcito di parti di midollo perse durante la cottura dagli ossi, che erano belli grandi.
Ripulendo la padella con un leccapentole, l'ho raccolto in una ciotola pregustando di riutilizzarlo per un risotto.
In mantecatura solo certosa e un'idea di salsa verde. Non aggiungo grassi nel soffritto di cipolla nè burro in mantecatura, meglio la neutralità della certosa.
Et voilà l'ennesimo piatto riciclato, ma che bontà!
Qualora vi abbia ingolosito vi consiglio, la prossima volta che cuocerete degli ossibuchi, di abbondare volutamente col brodo che si restringerà e concentrerà sapore e midollo nel fondo. Quello che avanza travasatelo in un contenitore e conservatelo per questo capolavoro!
Dosi per 4

-ricetta-
320 g riso Vialone nano
150 g fondo di cottura degli ossibuchi
80 g certosa
1 cipolla piccola
1 cucchiaio di salsa verde
brodo leggero
Trito la cipolla e la faccio sudare con un goccio d'acqua nella pentola da risotto, quando diventa trasparente aggiungo il riso, lo tosto e poi lo cuocio aggiungendo brodo leggero e caldo a mestoli, man mano che asciuga. Dopo 10' metto il sugo degli ossibuchi e continuo la cottura mescolando spesso.
Al termine spengo la fiamma lasciando il riso morbido, manteco con la certosa e con la salsa verde, copro e lascio riposare per 5'.

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