sabato 20 agosto 2011

L'insalata russa

Sempre perchè quel grand gourmet-gourmand di mio padre era un vero fissato della cucina, sin dagli anni '60 si era annotato questa ricetta della celebre insalata alla russa, che aveva carpito niente meno che agli chef che la preparavano per Peck, quando il celeberrimo tempio dell'odierna eno-gastronomia milanese era ancora diviso in Casa del Formaggio, Bottega del Maiale e gastronomia vera e propria, tra le vie Spadari, Hugo e Speronari.
Il suo modo di fare amichevole, l'abitudine alla frequentazione di quei negozi, lo avevano portato a conoscere sin troppo bene molto del personale che ci lavorava, a cominciare dai fratelli Stoppani.
Fu così che gli diedero alcune dritte.
La ricetta che segue è quella che lui realizzava con gran successo in occasione di qualsiasi ricorrenza che riunisse, intorno alla nostra tavola, l'intera famiglia (ed eravamo tantissimi!).
Devo ammettere che i suoi ingredienti sono un pochino differenti da quanto si legge solitamente.
Le origini di questo piatto sembrano risalire alla seconda metà dell'800 se si da credito alla storia che fu un cuoco francese a Mosca a metterla in lista nel menu del ristorante dove lavorava, e che comprendeva anche l'aggiunta di carni, pesce e altro.
Oppure c'è la teoria che sarebbe stato un cuoco di casa Savoia, alla fine dell'800, a realizzarla per primo.
Sta di fatto che è un'ottima entrée per accompagnare i classici antipasti all'italiana, o anche un fresco contorno per piatti di carni e pesci freddi.

-ricetta-
300 g carote
300 g zucchine
300 g piselli freschi o una scatola di piselli conservati, medi
300 g patate
3 uova sode
1 cipolla
1 cucchiaio di senape forte
5 cucchiai di maionese (in inverno la faccio io con 2 uova, succo di limone, sale e olio di arachidi, mentre in estate preferisco usarla già confezionata)
una decina di piccoli cetriolini in agrodolce
1 cucchiaio di capperi al sale
aceto, sale

Preparo pulite e tagliate a dadini non piccolissimi carote, patate, cipolla e zucchine (cui avrò tolto un pochino della parte bianca).
Prendo una pentola e ci metto dell'acqua salata e acidulata con mezzo bicchiere di aceto. Porto a bollore e inizio a metterci le patate, le farò cuocere bene al dente.
Con lo stesso procedimento cuocerò le carote e le zucchine con la cipolla.
Sbollento i piselli se freschi o surgelati. Oppure scolo bene quelli in scatola.
Man mano che le verdure sono cotte le stendo ben scolate in un largo vassoio perchè si raffreddino.
Intanto taglio a dadini i cetriolini e trito i capperi dissalati, li verso in una capace terrina e aggiungo la senape.
Sbuccio le uova sode, uno lo conservo intero per decorare, degli altri due userò solo i tuorli sbriciolati a mimosa, che metterò anch'essi nella terrina (sistema che uso per rinforzare la maionese non fatta in casa).
Quando le verdure sono completamente fredde le condisco unendole nella terrina con la maionese.
Mescolo delicatamente per amalgamare tutto, travaso in un contenitore da tavola e decoro con fettine di uovo, dei cetriolini e qualche filetto di acciuga.
Copro con pellicola, o chiudo ermeticamente se ho usato un contenitore tipo Tupperware, e metto in frigorifero.
Posso anche metterla in uno stampo rivestito di pellicola e poi servirla capovolgendola e decorandola a piacere, o preparare piccoli contenitori monoporzione, a seconda dell'importanza della cena.


A volte aggiungo qualche cimetta di cavolfiore, del sedano, oppure mezzo peperone giallo o rosso tagliato a dadini e sbollentato sempre in acqua acidulata, come le altre verdure.



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