martedì 30 agosto 2011

Risotto ai borlotti e guanciale

Mi sono accorta di aver messo poche ricette di risotti, forse perchè li faccio così spesso e in così tante maniere che lo do per scontato.
Nel corso dell'ultima fornitura di riso alla Cascina Giorbina, non avevano disponibilità di Vialone nano, così il sig. Barberis mi ha suggerito il Rosa Marchetti.
Un fino di cui non conoscevo l'esistenza...effettivamente è una varietà poco prodotta, ma lui mi assicurò che era ottimo, e da brava curiosa accettai di provarlo.
Premetto che i risi Caia mi piacciono tutti, li trovo veramente diversi, hanno un buon sapore anche solo bolliti e sconditi, sono allevati secondo le regole biologiche o in coltivazioni eco-compatibili, li ordino per telefono e il pacco mi arriva entro una settimana.
Li acquisto ormai da 3 anni e mi riprometto di fare una visita in azienda qualora si passi da quelle parti, ma ahimè, se il Piemonte è soprattutto terra da vino, il Vercellese nella fattispecie è terra da riso...e le zone non combaciano mai.
Oggi ho un'amica a pranzo, golosa di risotti e avendo giusto acquistato dei borlotti freschi, che ieri ho fatto lessare, l'assemblaggio mi sembrava interessante.
Ho deciso di fare quasi una panissa alla vercellese, con minime varianti determinate dal rifornimento in frigorifero.
Anche se lo farò per 2 metto le dosi per 4

-ricetta-
350 g riso Rosa Marchetti, o Baldo
100 g guanciale
200 g fagioli borlotti già lessati
1 piccola cipolla
vino rosso, sale, olio evo, 1 foglia di alloro, brodo
100 g pecorino poco stagionato, pepe concassé

Affetto la cipolla e trito il guanciale, li metto a soffriggere in una casseruola con un pochino di olio evo.
Appena il tutto è ben rosolato butto il riso, mescolo bene fino a che diventa traslucido, bagno con mezzo bicchiere di vino rosso (ehheeeh, qui sta il bello di oggi! l'unico rosso aperto era il fondo di una bottiglia di Aleatico passito...e quello ho usato!).
Lascio che evapori rimescolando, aggiungo i fagioli con la foglia di alloro fresca e inizio a bagnare col brodo caldo a mestoli, poco alla volta, aspettando che si asciughi pian piano.
Il Rosa Marchetti cuoce in 13', appena è ben al dente spengo e metto il pecorino tagliato a minuscoli dadini. Rigiro col cucchiaio di legno e copro lasciando mantecare per 3'.
Appena qualche granellino di pepe nero concassè ed è pronto!!
Il tempo di andare a scegliere il vino in cantina...

Normalmente se un risotto è sfumato al vino rosso, ma anche per la presenza di fagioli e guanciale, meglio abbinarci un vino rosso, cercherò una Barbera del Monferrato DOC ferma, giovane, che abbia ancora la sua spiccata vinosità e sia di medio corpo, ma asciutta.


2 commenti:

Maddelaine Green ha detto...

appetitoso! :)

Jo ha detto...

grazie, anche la mia amica è stata del tuo avviso! :)

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