martedì 25 ottobre 2011

il FRICO

In queste giornate fredde e piovose arriva la voglia di rispolverare piatti sostanziosi, se poi penso che lo scorso fine settimana non abbiamo potuto far parte di una piccola comitiva in viaggio in Friuli...a Rivignano per la precisione, a causa della concomitanza di uno dei nostri impegni clubbistici, mi viene il magone.
Per esorcizzare la nostalgia di quella terra meravigliosa che ci regala non solo ottimi vini, ma prosciutti divini, formaggi e insaccati vari...ho deciso di fare questo piatto originario della Carnia, regione montana della provincia di Udine, una pietanza di tradizione popolare nata per recuperare scarti di formaggio, le strisule, ritagli di Montasio o altri formaggi che fuoriescono dalle fascere dove si mette a solidificare la cagliata.
Oggi si usa abitualmente del Montasio, un prodotto friulano Dop, per metà fresco (di circa 60 gg) e per metà più stagionato, o in sua mancanza del Latteria o del Malga.
E' questo tortino fritto di formaggio e patate forse il piatto più conosciuto della cucina friulana che accompagnato dalla classica polenta o da una fresca insalata di cicorino o radicchio tagliato fine o da cappucci in chiffonnade diventa un piatto unico.
All'originaria ricetta a base solo di formaggio, burro e qualche patata, oggi si aggiungono cipolle, lardo, speck, porri...quel che c'è in frigo.

Il mio primo assaggio risale a un trentennio fa, andai ad Aquileia a trovare il mio futuro marito che svolgeva il servizio militare in una delle caserme locali e dopo una processione infinita in osterie a bere ombre la sera al ristorante ci abbuffammo di frico.
L'ultimo è stato due anni orsono a Dolegna del Collio nel ristorante di una produttrice di vini biologici e biodinami, era giugno e faceva ancora freschetto, eravamo gli unici avventori di quella sera e tra un passaggio e l'altro di volpi sulla stradina per nulla frequentata dove affaccia il bersò, potemmo gustarne a volontà insieme ad un bel calice di Ribolla dei C.O.F.
Non è difficile, assaggiandolo, ricavare la ricetta...comunque ho chiesto conferma alla mamma di un amico, nata a Aviano.
Nelle latterie sociali friulane si trovano oggi in commercio piccoli frico in confezioni sottovuoto, del diametro di 15 cm, pronti da scaldare.

Per facilitarmi il compito, e perchè cuocendo fuoriescono i grassi del formaggio, uso la doppia padella per frittate... è più sicuro e non si rischia di sporcare dappertutto.

Questa ricetta l'avevo già pubblicata tempo fa nel blog della mia amica Denni...

-ricetta-
per 6 persone
300 g Montasio, metà fresco metà più stagionato, ma non troppo
400 g patate
1 cipolla
un po' di guanciale, burro

Sbuccio le patate crude e le trito con la grattugia a fori grossi, affetto a velo la cipolla e riduco a piccolissimi dadini il guanciale.
In una padella antiaderente appena sporca di burro faccio appassire senza colorire la cipolla e il guanciale, aggiungo le patate e le faccio insaporire mescolando, metto un mestolino di acqua calda e porto quasi a cottura le patate mescolando spesso, ci vorranno 10'.
Metto il formaggio a fettine sottili in una ciotola capiente ci verso sopra le patate, spolvero di pepe nero macinato fresco, e trasferisco il tutto nella padella per le frittate, pongo su fuoco medio e la smuovo leggermente sino a che non si è formata una crosticina, quindi copro con l'altra padella (ma posso usare il classico coperchio) e volto il tortino ripetendo l'operazione per far fare la crosticina anche da questa parte.
Rigiro ancora il tutto un paio di volte, tampono il grasso fuoriuscito con della carta da cucina e trasferisco il frico in un piatto da forno in modo da poterlo riscaldare se lo preparo in anticipo.
E' buonissimo...se amate i formaggi provate a cucinarlo, non è difficile!

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