lunedì 10 settembre 2012

Piccole mafalde integrali allo zola e noci


Eccomi qui sull'isola dell'Arcipelago Toscano così vicina al continente eppure così scomoda per collegarsi. Almeno la parte dove risiedo, sotto il Monte Calamita.
Diciotto minuti per aprire la pagina iniziale del blog... nel frattempo ho avuto modo di fare colazione, rifare il letto, dar da mangiare ai gatti locali, e intanto il buffering girava alla disperata ricerca di qualche kilobyte per alimentare la connessione. Ma chi la dura la vince e non mi arrendo, almeno sino a quando non arriva il messaggio 'non sei connesso a internet', allora chiudo baracca e burattini e vado per altro, a nuotare per esempio.
Cosa sono le mafalde? un tipo di pasta corta che se fosse lunga si chiamerebbe reginetta, fettuccine festonate ai lati, ma tagliate a pezzetti di circa 3 cm.
Per una volta la scelta del piatto da cucinare è stata condizionata in anticipo dalla voglia di stappare un determinato vino.
Per festeggiare l'inizio delle agognate vacanze e dopo una giornata di viaggio e di installazione in casa volevamo stappare un Gewürztraminer dell'Alto Adige, messo a rinfrescare appena arrivati.
A proposito... abbiamo detto addio alla casa storica in aprile, ma la nuova soluzione è mooolto meglio! Siamo isolati su un promontorio sul mare, la casa è ombreggiata da pini marittimi e ha un magnifico patio dotato di tutto, griglia, doccia esterna, chaises longues, uccellini che cantano all'albeggiare e persino cinghiali che grufolano la notte fuori della porta-finestra. E nuvole di zanzare, quelle non mancano mai su questo pezzetto di paradiso, fortuna che i repellenti cutanei funzionano bene, abbiamo cenato romanticamente a lume di candela e non ci hanno dato troppo fastidio.
Con questo vino aromatico ci stava bene uno zola ma l'appetito di Max.Pa (ribattezzato da domani Max-Fast, perchè lui fa tutto troppo velocemente e quando mi leggerà al suo ritorno a casa so che non sarà contento di questo nuovo soprannome, ma se ha capito quanto gli voglio bene forse comincerà ad accettare il mio consiglio di andare un po' più 'slow' in tutto, che ha solo da guadagnarci) che ci fa compagnia con sua moglie per la prima settimana, non si sarebbe certo placato con qualche panino e un po' di formaggio.
Da qui la decisione di preparare una pasta ai formaggi, non i canonici quattro che non avevo, e di spezzettare qualche noce per dare un po' di crunch.
Una fonduta leggera, aromatizzata con qualche foglia di salvia tagliuzzata finemente.
Sposalizio perfetto.

-ricetta-
400 g pasta corta integrale
150 g zola dolce
50 g crescenza
50 g parmigiano grattugiato
20 g burro
latte
10 noci sgusciate
3 foglie di salvia

Metto a bollire l'acqua salata per cuocere la pasta e nel frattempo spezzetto lo zola.
Prendo un padellino, sciolgo il burro, metto lo zola e la crescenza, bagno con un goccio di latte e faccio scaldare piano sino a che ottengo una morbida crema.
Aggiungo il parmigiano, le noci e la salvia e tengo in caldo.
Lesso la pasta, la scolo al dente e la condisco con la fonduta.
A chi piace consiglio anche una macinata di pepe nero.

Il Traminer Aromatico è quello di Köfererhof, vendemmia 2010, elegante, fine, non eccessivo coi profumi, adattissimo alla dolcezza dello zola e alla cremosità della pasta.



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