sabato 11 maggio 2013

Risotto di primavera


Ma va'? un altro risotto? mi sa che ho sbagliato tutto e al posto di un pediatra dovevo sposare un coltivatore di riso. Impossibile, adesso sarei già polvere, deceduta per punture multiple di zanzara.
Le risaie non fanno per me, già normalmente devo usare la protezione tropicale, figuriamoci in una zona infestata come i campi di riso.
Ho il sangue troppo buono, nessuno ha fatto studi approfonditi sui gruppi sanguigni? tipo che chi ha il gruppo B viene punto più di quelli del gruppo A? è una statistica inesistente quella che posso fare io, sulla base di pochi dati familiari... marito e fratello di gruppo A, assolutamente non attaccati dalle ematofaghe mentre io del gruppo B vengo divorata.
Aspetto con ansia la bella stagione anche se per me vuol dire arricchire le industrie produttrici di repellenti cutanei. Non esiste giorno d'estate in cui io non mi debba spalmare, letteralmente, tutte le parti scoperte di... niente nomi, pubblicità vietata, i colossi della farmaceutica non ne hanno bisogno. E mi rallegro del fatto che, nonostante l'uso da che sono stati inventati, funzionino ancora, ammetto che non risparmio un solo cm di cute nuda.
Comunque, niente marito risicoltore e nemmeno un lontano parente, qualche conoscente e fornitori fidati sì però, quindi il riso me lo faccio spedire e lo cucino spessissimo.
Adesso finisco queste scorte poi attaccherò coi risi acquistati in Camargue. Dove non ho visto nemmeno una zanzara solo grazie al forte maltempo.
Un piatto della domenica molto gettonato, il risotto, gli amici lo sanno e aspettano pazienti che si cuocia, nel frattempo si godono gli antipasti e la bottiglia stappata per l'aperitivo e io con loro, col bicchiere accanto ai fornelli.
Avrete notato che cerco di fare una cucina stagionale, per quanto mi è possibile, sfruttando le verdure e tutto quanto è di stagione, a chilometro zero magari no, ma la stagionalità è già qualcosa.
I piselli li ho surgelati da freschi, gli asparagi sono stagionali, una carota a dadini microscopici che mi serve per dare un po' di colore, più primavera di così!
Un pezzetto di guanciale e del brodo di pollo di cui ho scorte surgelate, ma va bene anche il brodo vegetale più neutro. O il granulare (sigh!) se proprio non volete mettere su la pentolina con le verdure che ci vuole un attimo per davvero, abituatevi a farlo. Sarà che dopo anni che ho spiegato alle mamme come fare espresso il brodo vegetale per le pappe dei bambini in svezzamento mi viene naturale.
Fiocchi di latte per mantecare con leggerezza.
Dosi per 4

-ricetta-
350 g riso Rosa Marchetti
250 g asparagi
150 g piselli freschi sgusciati
50 g guanciale
60 g fiocchi di latte
1 cipollotto
brodo
Pulisco gli asparagi eliminando la parte apicale del gambo troppo coriacea, e li taglio a fettine, conservando intatte le punte che metto ina ciotolina e sbollento due minuti al microonde con un goccio di acqua salata.
Trito la carota a dadini piccolissimi, affetto fine il cipollotto e li faccio appassire col guanciale tritato e un filino d'olio, poi metto asparagi e piselli e bagno con un mestolino di brodo. Lascio che cuociano in parte per circa 8', poi butto il riso e lo faccio intridere e tostare nel condimento prima di iniziare a sfumarlo con mestoli di brodo caldo.
Lo porto a cottura, spengo quando è al dente, manteco coi fiocchi di latte, copro e lascio riposare 3'.
Porziono nei piatti e decoro con due punte di asparago. Il solito pepe in tavola per chi lo gradisce.

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