lunedì 9 gennaio 2012

la Sangría



Il mio primo incontro ravvicinato con la sangría si perde nella notte dei tempi (miei!).
Eravamo in un Club Med alla fine dei '70 e sulla spiaggia, dopo una piccola regata di catamarani, i G.O. la servirono riempiendo i bicchieri da un grosso secchio di zinco su cui galleggiavano fette di arancia e pesche.
Poi mi ricapitò più di una volta di riassaggiarla, in originale, durante i nostri viaggi in Spagna, dove sembra essere nata, dalla parola sangue ne deriva il nome, è una bevanda sempre gradita, soprattutto se si deve preparare un beverone-aperitivo per molte persone, decidendo se farla più o meno alcolica a seconda dell'occasione e comunque è una scelta che delego a mio marito e alla sua passione per i cocktails, devo ammettere che azzecca sempre la giusta misura.
Per la frutta ci si regola secondo la stagione.
Non avendo ora pesche a disposizione le ho vicariate con delle fragole, ma il loro aroma l'ho inserito aggiungendo un bel bicchierino di liquore di 'Pêche de vigne' oltre al Brandy, questo si spagnolo, un Torres.
E' in ogni caso un aperitivo leggero che piace a tutti e che regala una piacevole atmosfera, particolarmente adatto a una festa di giovani.
Vi metto una dose media, che basta per 12/15 persone.
Il vino da utilizzare? in commercio esiste già un preparato vinoso corretto di zucchero per farla, non è male ma vi consiglio di prendere un vino rosso abbastanza corposo ma fruttato, ideale sarebbe una Garnacha della Rioja, mi rendo conto che è difficile da reperire, quindi scegliete una Bonarda ferma dell'Oltrepò piacentino, un Gutturnio, un Sangiovese o un Montepulciano d'Abruzzo, non di gran pregio ma nemmeno troppo scadenti, dopotutto li dobbiamo bere e io seguo sempre la massima di Goethe, il quale sosteneva che "la vita è troppo breve per bere vino scadente".
Stessa filosofia sulla scelta di un vino decente la seguo per il vin brulé, che troppo spesso nelle baite alpine viene fatto con vini che, ahimé, mettono un'acidità di stomaco da paura, e pensare che avrebbero tanta buona Schiava o St. Magdalener a disposizione...

-ricetta-
2 bottiglie di vino rosso
1 limone non trattato al difenile
1 lime
2 arance naturali, non trattate
1 mela annurca
100 g fragole
2 bicchierini di Brandy
1 bicchierino di liquore alla pesca
5 cucchiai di zucchero
1 stecca di cannella
2 chiodi di garofano
350 ml acqua tonica
ghiaccio

La sangría va preparata con anticipo, la sera per la mattina e viceversa, la frutta e le spezie devono avere il tempo di insaporire il vino.
Perciò affetto le arance, il lime e il limone a spicchietti, tolgo il torsolo alla mela e la faccio a fettine, lavo e pulisco bene le fragole poi le taglio a metà.
In un recipiente abbastanza grande, che sia una brocca o una grande boule, io ho una pentola smaltata blu che viene dal Messico che mi consente di preparare sino a 5 l di aperitivo, metto tutta la frutta poi verso il vino, i liquori, lo zucchero e le spezie.
Mescolo bene, copro sigillando con pellicola e lascio al fresco, fuori in questa stagione, o in frigorifero se d'estate.
Trascorse almeno 8 ore la rimescolo bene, aggiungo la tonica e tanti cubetti di ghiaccio e la servo con un mestolino, mettendo qualche pezzetto di frutta in ogni bicchiere.

3 commenti:

Milena De Palma ha detto...

La sangria!!! Mio marito la prepara spesso in estate, con pesche e altra frutta, e con vino rosso fatto da lui...! Questa tua versione sarà ottima!
Ciao

Jo ha detto...

Immagino che la servirete agli ospiti del vostro B&B...
spesso viaggiando in Francia abitiamo chambres d'hotes i cui proprietari sono vignaioli e alla sera ci intrattengono con 'un petit aperitif' coi loro vini.
Tornassi indietro sarebbe una possibile scelta di vita!
Buondì Donaflor :-)

Milena De Palma ha detto...

Si...capita volentieri far assaggiare ai nostri ospiti prodotti tipici della nostra terra...e del nostro mare!!!
Un abbraccio ciao

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