sabato 21 novembre 2015

Gratin di pollo al curry in crosta di patate


Sulla scia dell'ultimo piatto di carne all'inglese che ho fatto, il celebre pasticcio del pastore o shepherd's pie, avendo ospiti a pranzo che adorano il pollo non volevo ripetermi, così mi sono buttata su un pasticcio.
Ne è uscito un secondo ugualmente delicato e saporito, assolutamente comfort food.
Lo si può preparare in tranquillità anche la sera prima e far gratinare la mattina dopo. Ma il tutto già cotto è più buono il giorno dopo.
Le dosi rendono molto, con due cosce di pollo e 3 ali doppie si servono 8 persone.
Il pollo può essere sia lesso che arrosto. Basta avere l'accortezza di sminuzzarlo e spolparlo bene.
Consiglio un breve passaggio nel cutter a intermittenza, in modo che non si crei un omogeneizzato ma rimanga sfaldato. Poi si prepara una besciamella densa, profumata in modo deciso da abbondante polvere di curry, e al contempo anche un purè di patate arricchito da un paio di tuorli d'uovo.
Dosi per 8

-ricetta-
600 g carne pollo cotta e disossata
2 tuorli
40 g farina
40 g burro
300 ml latte
2 cucchiai di polvere di curry
800 g patate lesse
burro
Trito sommariamente il pollo e lo metto in una boule.
Preparo la besciamella, deve essere densa e compatta, una volta pronta la profumo con la polvere di curry.
Lesso le patate e le passo allo schiacciapatate, le condisco con un po' di burro, sale e con i tuorli, mescolo bene e lo sbatto per renderlo soffice e cremoso.
Aggiungo la besciamella aromatica al pollo e stendo la crema ottenuta in una teglia imburrata o in tante pirofile individuali. Lascio dello spazio dal bordo, almeno due cm.
Stendo sopra il pasticcio di pollo uno strato di purè e lo decoro coi rebbi di una forchetta, così una volta terminata la gratinatura avrà anche un bell'aspetto.
Scaldo il forno a 180°. Inforno la teglia e lascio gratinare per 30', eventualmente al termine accendo anche il grill per accentuare il disegno del pasticcio.
Lo lascio intiepidire prima di portarlo in tavola.
L'abbinamento è stato con un Etna rosso, vellutato e sontuoso come il Rovittello di Benanti, vendemmia 2004. Interessante la tenuta sull'aromaticità del curry e la cremosità della crosta di patate.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...