lunedì 24 dicembre 2012

Cavolo lilla fritto


E siamo giunti alla vigilia di Natale. Devo prepararmi a fare gli auguri a tutti voi!
Come passa veloce il tempo, non mi sembravano già trascorsi 12 mesi dallo scorso Natale.
Tutti siamo, chi più chi meno, alle prese coi pranzi tra amici e parenti.
Tavolate infinite, chiacchiericcio di sottofondo nemmeno tanto sussurrato (povere le mie orecchie).
Chi lavora di più e chi meno, io sono sempre tra i primi e lo faccio più che volentieri.
Sulla mia tavola non mancano, per il cenone di magro, se così si può definire, le frittelle di verdura in pastella.      
Giorni fa la mia attenzione è stata attratta dal cavolo della Barbie, per così dire, un bel cavolfiore lilla tenue, non viola, nè verde, nè bianco.
La natura ne fa proprio di tutti i colori!
Credevo che una volta cotto si sarebbe sbiadito o sarebbe diventato verde invece, per l'abbondanza di antociani, il suo colore con la cottura è virato al viola/blu. O magari è stata colpa di chissà quale reazione chimica per via del sale con cui ho salato l'acqua. Mah!
L'ho sempre detto a me stessa che ho studiato malissimo la chimica, è stato il primo esame che ho sostenuto, ho preso il mio bel 24/30 e poi ho buttato alle ortiche libro e nozioni imparate.
Fatto sta che non è esattamente bellissimo da servire in tavola, così bluastro sembra un cavolo stregato.
Quindi non mi restava altro che fare le frittelle, il suo sapore è meno incisivo di quelli in altri colori, è dolce e delicato. Infatti, a mio avviso, è ottimo da mangiare crudo, perchè è fragrante e croccante ma morbido e tenero allo stesso tempo.
Le frittelle di verdure non possono mancare sulla tavola dei pranzi di Natale, almeno secondo la vecchia tradizione di mio papà, che esigeva si preparassero non solo col cavolfiore, ma anche con zucchine e finocchi. Sono talmente buone che si mangiano anche se si ha già mangiato di tutto e di più, il posto per tre o quattro di loro si trova sempre (le migliori sono quelle che addento mentre friggo, quando posso assaporarle con calma che tanto a tavola non ne mangio più, o che mio marito ruba dal vassoio passando per caso dalla cucina, capitelo, deve pur controllare che siano salate e saporite al punto giusto).
I prossimi giorni ho deciso che ne farò anche di carciofi, mi è venuta un'improvvisa voglia di fritto misto alla toscana, con cervella e verdure assortite.
Ahimè, grazie alla mia solita sbadataggine, ho scordato di fotografare il cavolo a crudo, quando potevo immortalare il suo magnifico color glicine.
Però l'ho fatto da cotto quando ho messo le cimette nella pastella, prima che se ne rivestissero.
Eccolo qua. Sembra carbone.
La pastella l'ho fatta come sempre con uova, farina e latte.

Dosi per 8

-ricetta-
1 cavolfiore
3 uova
200 g farina
latte
sale
olio di arachidi

Rompo a cimette il cavolfiore e lo sbollento in acqua salata.
Quando è tenero senza che si disfi lo scolo e lo faccio raffreddare.
Intanto preparo la pastella sbattendo le uova e aggiungendo piano poca farina alla volta, stemperandola senza che si formino grumi. Quindi diluisco con un po' di latte sino a ottenere una pastella piuttosto densa. Come vedete dalla foto, la verdura non affonda.
La condisco con una presa di sale e poi la faccio riposare per circa mezz'ora.
Poi metto il cavolo e mescolo.
Scaldo abbondante olio in una padella alta e quando vedo che è in temperatura verso la verdura raccogliendola con un cucchiaio.
Cuocio poche frittelle alla volta per non abbassare troppo la temperatura dell'olio, quando assumono un bel colore dorato le scolo su carta da cucina.
Mano mano che le friggo tengo quelle già pronte in forno tiepido.
Quando sono tutte pronte le servo in tavola, fragranti e profumate.


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