venerdì 18 ottobre 2013

Fregola con arselle

Reminiscenze vacanziere. Con questo piatto ho accolto Gianluca, il capitano in seconda che accompagna il consorte nelle sue battute di pesca. Mio marito lo considera quasi un figlioccio e, se gli studi glielo consentono, non manca di trascorrere una settimana da noi sull'isola, ha saltato l'anno scorso ma quest'anno si è rifatto, pensate che un giorno sono rientrati con lampughe di oltre 2 kg!
Per il primo pranzo assieme gli ho cucinato la fregola, in pescheria mi hanno tentato arselle e vongoline veraci e non ho resistito.
Ho fatto la ricetta un po' a modo mio, aggiungendo alcuni pomodorini a spicchietti, risottando la pasta e sormontandola da fettine di baby melanzana fritte.
E' impensabile cercare la fregola sull'isola, infatti me l'ero portata da casa prevedendo che mi sarebbe tornata utile.
E' una pasta fatta a mano, tipica sarda, a base di semola, da cui si ricavano pallini più grandi del cuscus che vengono poi tostati in forno, assumendo varie sfumature dal nocciola al marrone.
Ha una consistenza decisa come tutte le paste 'ammassate' in casa con sola acqua e farina e un gusto tostato molto gradevole.
Io l'acquisto normalmente al supermercato, il solito, molto ben fornito.
Dosi per 4

-ricetta-
1 kg di vongole
250 g fregola
200 pomodori ciliegini
2 melanzane baby
1 cipollotto
prezzemolo
aglio
olio evo
vino bianco
Si parte dalle vongole, ben lavate e spurgate che metto in una padella con uno spicchio d'aglio, un rametto di prezzemolo, un goccio d'olio e uno di vino. Lascio che si aprano a fuoco vivo con la padella coperta poi le sguscio tutte, filtro e conservo il loro sughetto.
Taglio a filetti i pomodorini. Trito un mazzetto di foglie di prezzemolo.
Trito un piccolo cipollotto, lo faccio appassire in una casseruola con un filo di olio e i pomodori poi verso la fregola, la faccio intridere nel condimento quindi la sfumo subito con liquido delle vongole in modo che i chicchi asciutti assorbano tutto il sapore. Continuo poi la sua cottura aggiungendo acqua calda a mestoli man mano che asciuga, mescolando ogni tanto.
Nel frattempo scaldo un po' di altro olio in un padellino e friggo le melanzane a fettine sottili, come si fa per la Norma.
Per la fregola ci vogliono circa 15' di cottura, se non di più.
Al termine completo con le vongole, col prezzemolo tritato e regolo di sale. Lascio riposare 3' poi impiatto e sormonto con alcune fettine di melanzana.
Porto in tavola il pepe nero da macinare secondo i gusti.
Abbiamo stappato una magnum di birra, una trappista millesimata Grande Réserve della Chimay, l'ho vista sullo scaffale e non ho resistito. In effetti è stata una bella idea, la sua complessità e l'aroma spiccato, oltre che l'alcolicità, sono stati uno sposalizio perfetto per placare la sete dei pescatori, assaporata sotto il pino marittimo assieme a un magnifico panorama.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...